4 minuti di lettura

Ci siamo dati un tempo.

Breve, alcune settimane di pausa dalle nostre attività e dal lavoro per Riabitare la Sardegna. In silenzio, anche per non aggiungere rumore a rumore.

Abbiamo ritenuto utile ed anzi doveroso lasciare alle diverse sensibilità delle amiche e amici che ci seguono, spazio e tempo durante la recente fase  elettorale. Non sono mancate, in queste settimane, le sollecitazioni.

Tutti i protagonisti della competizione – ci riferiamo anche ai singoli candidati, nei diversi schieramenti e nei diversi territori – hanno, con diversi toni e contenuti ma con una sostanziale coincidenza di prospettiva, argomentato sul benessere sociale atteso, sulle soluzioni necessarie o utili per affrancare zone e Comunità dalla piaga della assenza di lavoro e dello spopolamento, dalla emigrazione e dall’abbandono.

Noi abbiamo ricordato che non possono esistere Città ricche senza Paesi floridi.

Confidiamo di trovare sostegno alle iniziative di Comunità che proporremo e realizzeremo, così come sosterremo le iniziative territoriali che parleranno di Futuro Possibile, di Cambiamento, di Sviluppo Locale.

Oggi riprendiamo il nostro percorso ricco di pensiero ma molto, molto partecipe dell’azione.

Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi. Ernest Hemingway  

Visione

La data del 2030 non è una data qualunque. Il significato delle azioni da realizzare da qui ad allora è di taglio molto pratico, operativo e di necessità.

La Sostenibilità non è una opzione, è una necessità. Ormai è una emergenza.

L’ambiente nel mese di febbraio ha registrato ancora una volta record negativo, con un innalzamento della temperatura di 1,7 gradi medi (periodo su periodo). Sentiamo ancora pagliacci che per qualche manciata di voti negano l’innegabile e affabulano confondendo ancora il tempo (piove, finalmente..) con il clima.

La sostenibilità sociale ed economica non può essere generate da terzi. Le speculazioni sono generate da terzi, non certo il benessere distribuito e duraturo.

Dobbiamo essere protagonisti.

Il popolo sardo, come i popoli venuti ultimi alla civiltà moderna e già fattisi primi, ha da rivelare qualcosa a se stesso e agli altri, di profondamente umano e nuovo. Emilio Lussu

Pensiero

La capacità di elaborare un pensiero proprio, di Comunità, di Regione, a maggior ragione di aspirante Nazione, non può essere improvvisata.

La Comunità ha bisogno di liberare le migliori energie, residenti e non residenti, richiamando tutti alla costruzione di progetti e intraprese che pongono le Persone al centro di progetti di Comunità e di Territori.

Visualizzare il progetto non è difficile: ognuno di noi deve solo pensare alla bellezza del vivere in Sardegna, in uno dei 377 Comuni, rimuovendo quanto oggi impedisce di gioire di ciò che abbiamo, impegnati come siamo a sopportare o difenderci da ciò che manca .

Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla. Martin Luther King

Azione

Vogliamo fare un esempio.

Nel mese di ottobre 2023 abbiamo tenuto un incontro, molto partecipato, nel quale abbiamo avuto ospite, tra gli altri, Michele Punturo INFN, responsabile del progetto internazionale Einstein Telescope. La politica ne ha parlato in questo ultimo mese, sciorinando cifre e numeri degli investimenti di stato.

Vogliamo ripartire da li, dall’esempio di quella giornata di lavoro, dalle evidenze emerse e dalle sollecitazioni ricevute anche dagli investitori.

È emerso che la grande opportunità portata dall’Einstein sarà sprecata se pensiamo che i soldi pubblici e la sola infrastruttura risolverà la tenuta di futuro dei Territori.

L’opportunità sarà sprecata se, sin da subito, Paesi e Territori non si adopereranno per recuperare vivibilità e servizi di residenzialità.

Non vogliamo Lula e il Territorio luoghi di trasfertisti dell’Einstein. Li vogliamo luoghi di residenza di tecnici, ricercatori, esperti, operatori, manutentori, specialisti.

Vogliamo veder crescere l’integrazione, anche internazionale, perché siamo certi che le radici solide e profonde non temono il confronto. Anzi, siamo in grado come Sardi di affascinare e conquistare, di aprirci ed accogliere.

Quando tutto è stato detto e fatto, la vera forza di una comunità non può che risiedere nei cuori, nelle menti e nei  desideri  di chi ci vive. Everett MCKinley  

Bugie e verità

La Sardegna non può vivere di solo turismo e chi continua a raccontare la favola dello sviluppo grazie al turismo mente sapendo di mentire.

Bisogna affermare la pretesa di vivibilità dei nostri Paesi, del diritto alla residenza ed alla mobilità. Va da se la necessità di servizi sanitari e assistenziali, ma è necessario pretendere lo sblocco del programma Sardegna Digitale, per assicurare la connessione ultraveloce casa per casa,  indispensabile per realizzare nei Paesi progetti di Vita e di Lavoro.

Il valore della proprietà in Sardegna e nei Paesi è inversamente proporzionale al valore dei villaggi turistici e delle strutture recintate sulle coste. Il patrimonio distribuito (oltre 300.000 case vuote nell’Isola) rischia di degradare ulteriormente senza interventi di sistema.

Protagonismi

Non è vero che la domanda di residenzialità nei nostri Paesi non esiste. Non è vero che la Sardegna è ricercata solo d’estate.

È vero invece che sulle riviste internazionali è ormai evidente che la Sardegna è sconsigliata come meta anche per le vacanze, a favore di altre regioni come la Puglia, che continua a fare numeri record anno su anno.

Ma nelle regioni vincenti il Territorio è protagonista, i servizi sono di livello e il sistema economico non gira attorno ai professionisti dei villaggi e degli hotel.

La campagna è organizzata per la ricettività qualificata e per la residenzialità temporanea nei Paesi.

Cosa ci impedisce di rifunzionalizzare i nostri Paesi per la residenza anche temporanea? Non è la domanda di residenzialità e servizi che manca, è l’offerta sistemica che non esiste e che impedisce lo sviluppo.

Cambiare per non morire

Aprirsi alla contemporaneità ed alla modernità è la strada giusta per rafforzare la nostra identità. Rifuggiamo dall’idea di essere la riserva indiana da visitare durante l’estate.

Per fare questo servono progetti realistici, capaci di parlare agli imprenditori ed agli investitori ESG ai quali, per ora, siamo sconosciuti.

Solo i signori del vento per ora hanno tentato l’assalto, ma vanno respinti e rispediti al mittente.

Costruiamo, numeri alla mano, una narrazione diversa, che ci vede “presenti” e “protagonisti” oggi.  

Ignorare l’esistenza di un’altra via, di altre opportunità, di grandi possibilità, compromette la possibilità di realizzare un diverso momento presente e, quindi, di futuro.

La Sardegna è fuori dal tempo e dalla storia. David Herbert Lawrence

Beh, diamoci da fare..

Dal mese di aprile

Riabitare la Sardegna, idee nei Territori

CER, energia di Comunità, le prime esperienze locali

Rural Innovation Day, l’innovazione per la residenzialità

Extra, la permanenza nei Paesi oltre il sistema alberghiero

Follow Us

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *